In 50 alla conquista dei mercati esteri
8 Giugno 2021Il Consorzio di sviluppo Industriale di Matera candida la Valbasento a Zona franca doganale. Opportunità di rilancio per l’economia del territorio.
10 Giugno 2021Il lime ed i limoni di Tursi, le fragole di Metaponto, i peperoni cruschi di Senise, i vini del Vulture. Ma anche le opere di carpenteria in ferro, i brevetti sull’ irrigazione dei campi, i salotti e la componentistica legata all’ automotive.
Sono alcune delle eccellenze industriali ed agroalimentari lucane che guardano ai mercati esteri. Comparti importanti, dove la ricerca si mescola all’innovazione, su cui già da tempo sono puntati gli occhi di alcuni Stati esteri,
attenti alle produzioni di nicchia. L’occasione per provare ad incrociare la domanda e l’offerta sarà il G 20. Grazie al
«dossier digitale» voluto dal Consorzio industriale di Matera, (con la Regione ed il Comune della città dei Sassi)
che sta raccogliendo le proposte delle diverse imprese lucane e ne selezionerà circa 50 che finiranno nella documentazione che sarà consegnata, il 29 giugno, ai Ministri degli Esteri e dello Sviluppo economico dei 20 paesi che partecipano al summit. Cento le imprese lucane che hanno chiesto di partecipare alla selezione. Cento aziende,
tutte con produzioni di nicchia, di qualità alta, realizzate interamente in Basilicata. Un nucleo forte tra agroalimentare ed industria da cui verranno scelte quelle che, non solo rispondono alla domanda dei Paesi esteri (per questo è stata fatta una indagine di mercato ), ma possono essere considerate degli «unicum».
Una volta scelte le aziende saranno pubblicizzate inserendole in un portale che si occupa di intermediazione finanziaria con gli Stati esteri, ma si lavorerà per focalizzare l’attenzione proprio sui mercati degli Stati esteri che saranno presenti a Matera. Consegnando, alla fine, ai Ministri che saranno presenti nella Città dei Sassi, il dossier
digitale. Un lavoro capillare ed importante, quindi, che, di fatto, potrebbe spalancare le porte dell’export lucano: dall’agroalimentare, già ampiamente apprezzato, alle eccellenze industriali come la carpenteria in ferro, le produzioni legate al polo del salotto, quelle della componentistica, dell’auto. Per arrivare alle società che
ha brevettato nuove tecnologie per lo sfruttamento agro alimentare (come i nuovi metodi per innaffiare i campi) . Insomma, tanti settori e tante aziende che – una volta individuate (l’iter si chiuderà in settimana) – finiranno sui tavoli delle 20 delegazioni. «Sono molto contento dell’iniziativa. Se è vero che il rapporto tra domanda ed offerta è quasi paritario le aziende che saranno pubblicizzate nel G 20 avranno tutte le possibilità di esportare all’estero i loro prodotti – precisa l’amministratore unico del Consorzio industriale di Matera, Rocco Fuina – sono prodotti autoctoni che possono essere valorizzati ed hanno una fetta di mercato importante. Dalle nostre informazioni, le aziende scelte producono solo in Basilicata e questo è il valore aggiunto. La possibilità di esportare queste società le hanno a prescindere dal G 20 ma troveranno nel G 20 lo strumento per far decollare la propria idea».